dal Corriere Adriatico del 7 Febbraio 2022
Si è ripreso a discutere di legge elettorale, sembrerebbe una cosa di poca importanza di fronte alle tante emergenze, non ultima quella sanitaria. A proposito, da oggi le Marche tornano in zona arancione e vanno a far compagnia all’Abruzzo, con oltre il 30% dei pazienti Covid ricoverati nei reparti ordinari e oltre il 20% in terapia intensiva. Se una regione confinante come l’Umbria è ancora bianca, forse si poteva fare di meglio in termini di prevenzione, con più investimenti nelle strutture sanitarie e una maggiore convinzione nelle azioni per incentivare la vaccinazione a partire dal super green pass. Per i vaccinati e i guariti non cambierà nulla, ma resta un dato preoccupante con le strutture sanitarie ancora occupate dai tanti malati di Covid che rendono più difficile le cure di altri pazienti con malattie altrettanto gravi. Proprio ieri è stato pubblicato un rapporto del centro studi di Confcommercio con un altro dato molto preoccupante: in Italia l’occupazione femminile è scesa dal 50,1% al 49%, meno della metà, al sud appena al 30%, siamo paurosamente indietro rispetto al resto d’Europa. Eppure, la percentuale di donne laureate è superiore a quella degli uomini, si laureano prima e con voti più alti, ma nel mondo del lavoro trovano maggiore difficoltà ad inserirsi, con stipendi inferiori anche a parità di ruolo. Analisi ogni anno confermata dal consorzio interuniversitario AlmaLaurea. Sabato scorso, in occasione della giornata nazionale contro lo spreco alimentare, è stato presentato il rapporto annuale di Waste Watcher International. In Italia è tornato a salire lo spreco di cibo rispetto all’ultimo biennio. Nell’ultimo anno si sono buttati nella spazzatura 7 miliardi di euro con un incremento rispetto all’anno precedente del 15%. Lo spreco ha un costo ambientale oltre che sociale che non possiamo più permetterci. Se continuiamo a sprecare sarà difficile sfamare l’intero pianeta. Sempre sabato, a Jesi, presso lo stabilimento Caterpillar, si è difeso il principio della dignità del lavoro, che non può essere cancellata da scelte imposte dalle logiche di solo profitto dei mercati globali.
Alcune emergenze delle tante presenti. Ma come si avvicinano le elezioni c’è chi pensa a cambiare le regole per la scelta democratica dei propri rappresentanti, per ottenere un proprio tornaconto diretto, o almeno sperandolo. Si discute se ritornare al proporzionale di un tempo, oppure al doppio turno come per le elezioni dei sindaci, anche se quest’ultimo è già stato bocciato dalla Corte Costituzionale, ma qualunque sarà la legge si dovrà garantire la scelta oltre che della lista anche del candidato. Si dovrà poter scegliere con un voto di preferenza il candidato che ci deve rappresentare. È impensabile proporre ancora liste bloccate, con priorità scelte dalle segreterie dei partiti, costruite più per fedeltà al capo che per competenza o capacità. Se per essere eletti non bisogna ricercare il consenso nel collegio elettorale ma semplicemente aspirare a stare nelle grazie del capo di turno, si rompe il fondamentale rapporto con i cittadini, vengono meno valori e principi e si perde l’interesse di andare a votare e scegliere i propri rappresentanti in parlamento. Ma è davvero così importante discutere di legge elettorale di fronte alle tante emergenze? Si. L’allontanamento dei cittadini dall’atto più importante in una democrazia, il voto, indebolisce le certezze democratiche contenute nella nostra Costituzione, generando pericolose derive populistiche e illiberali. Questo si che è preoccupante. L’Italia è una repubblica parlamentare “… è cruciale il ruolo del Parlamento, come luogo della partecipazione. Il luogo dove si costruisce il consenso attorno alle decisioni che si assumono. Il luogo dove la politica riconosce, valorizza e immette nelle istituzioni ciò che di vivo emerge dalla società civile”. Vi lascio indovinare chi ha pronunciato queste parole la scorsa settimana. Ma affinché questo continui a vivere è necessario che i parlamentari siano la diretta espressioni dei propri elettori, della società civile, solo in questo modo, nel rispetto del principio di rappresentanza democratica, troveranno soluzione i tanti problemi che ci vengono incontro.
Febbraio 7, 2022 3:00 pm
by
Sauro Longhi