dal Corriere Adriatico del 11 Aprile 2022
Da inizio anno, in rappresentanza del governo italiano, ho l’onore di collaborare, come membro del boardinternazionale, alla definizione e al consolidamento delle attività di ricerca del Joint Research Centre (JRC). Il centro di ricerca JRC è una Direzione Generale della Commissione Europea che sviluppa, in modo indipendente, attività di ricerca per fornire un sostegno scientifico e tecnico alla progettazione, allo sviluppo, all’attuazione e al controllo delle politiche dell’Unione Europea in ambiti molti diversi tra loro e che spaziano in molteplici settori: Economia, finanza e mercati; Energia e trasporti; Applicazioni nucleari; Istruzione, abilità e occupazione; Cibo, nutrizione e salute; Scarsità di risorse, cambiamenti climatici e sostenibilità; Sicurezza civile; Migrazione e sviluppo territoriale; Dati e trasformazioni digitali; Agricoltura e pesca; Sistemi e processi di innovazione. Proprio su quest’ultimo settore, in collaborazione con il Comitato delle Regioni, è stata appena lanciata una interessante proposta per un’azione pilota della Commissione europea sui Partenariati per l’innovazione regionale.
L’innovazione cerca di migliorare come “fare” le cose e i servizi, proponendo una metodologia, una soluzione differente per ottenere vantaggi economici, sociali e ambientali. Nelle sfide che ci attendono, sono sempre più convinto che la ricerca, lo studio, la condivisione delle conoscenze e delle esperienze sono fondamentali per migliorare le condizioni economiche e sociali di tutti senza lasciare indietro nessuno. Le nuove tecnologie e le innovazioni introdotte dalla ricerca hanno bisogno di essere integrate con politiche per lo sviluppo di nuovi sistemi produttivi, di consumo e di condivisione, per garantirne una piena sostenibilità ambientale. Non basta progettare e costruire un impianto fotovoltaico, sono necessarie politiche per la condivisione e il consumo dell’energia prodotta, con infrastrutture e regole eque. Nella innovazione e nella transizione digitale, sono necessarie politiche sociali che facilitino i cambiamenti del mondo del lavoro non cancellando le dovute garanzie e proponendo, ove possibile, una organizzazione agile con creazione di spazi di coworking dotati di infrastrutture adeguate. L’innovazione nei processi produttivi deve incrementare, qualità, efficientamento energetico e competitività. Occorrono nuovi prodotti, nuovi servizi per garantire politiche sociali sostenibili di sostegno alla fragilità nella prospettiva dei cambiamenti demografici in atto. Nelle Marche si è iniziata ad intraprendere questa strada facendo emergere e valorizzando le proprie specializzazioni. I laboratori i-Labs appena avviati a Jesi, per la ricerca, il trasferimento tecnologico e la formazione, sono esempi di come sviluppare queste strategie. Sono luoghi attrezzati con tecnologie all’avanguardia per sperimentare tecnologie e favorire investimenti produttivi. Così anche il progetto di FERMO-TECH, un laboratorio dove tecnologie innovative sono messe a disposizione del territorio.
L’insieme di queste attività potrebbero trovare un sinergico sviluppo dal confronto con altre regioni d’Europa, comprese quelle italiane, che hanno la stessa propensione all’innovazione. Questo è il principale obiettivo che si pone la Commissione Europea con la proposta appena lanciata sui Partenariati per l’innovazione regionale. Perché non partecipare? L’azione pilota coinvolgerà fino a 24 territori europei che condividono una forte ambizione di trasformare le proprie economie e interessati ad esplorare nuove partnership con la progettazione e l’attuazione di strategie politiche per favorire innovazione, sviluppo industriale, transizioni di sostenibilità e sviluppo socioeconomico. In questo progetto pilota le Regioni potranno contare su esperienze e conoscenze rese disponibili dal JRC in modo da favorire lo scambio di competenze tra i partecipanti, sviluppando strategie per valorizzare le specializzazioni di ciascun partecipante. Verranno proposti laboratori tematici, scambi di buone pratiche, revisioni politiche approfondite. Sono certo che il confronto in un contesto europeo delle esperienze sviluppate sarà di interesse per tutti. Le specializzazioni delle Regioni hanno bisogno di innovazioni per un futuro sostenibile.
Aprile 11, 2022 3:00 pm
by
Sauro Longhi